LA CITTÀ DEGLI STRANIERI
Cianciana è un piccolo centro posto su una collina a poco meno di 400 m. di altezza da cui si scorge anche il mare agrigentino.
Gli storici fanno risalire il nome di questo piccolo comune all’esistenza di un’antica villa romana “Villa Chincana” edificata da qualche nobile patrizio proveniente dalla lontana Roma nei pressi del sito dove oggi insiste il centro abitato, tesi questa, confermata anche dal ritrovamento nella zona di alcuni reperti archeologici. Successivamente Chincana si ampliò diventando un piccolo villaggio destinato però ad essere distrutto nel XIV sec. Le vere origini della cittadina si collocano però nel XVII sec. verosimilmente nell’anno 1640 quando il piccolo centro venne rifondato da Don Diego Joppolo capostipite di una nobile famiglia con il nome di S. Antonio da Cianciana e passata successivamente nel 1770 al feudo dei Bonanno. Benché la principale risorsa economica di questo piccolo centro sia sempre stata l’agricoltura, grazie alla scoperta di alcuni giacimenti minerari di zolfo, Cianciana ebbe tra l’Ottocento e i primi del Novecento un periodo di notevole sviluppo economico e urbanistico.
Un fenomeno particolare che coinvolge questo centro collinare è la costante presenza di stranieri (in particolare inglesi) che, innamorati del posto, ristrutturano e abitano le case del centro storico. Il merito di questo grande interesse per questo piccolo centro dellAgrigentino, da parte di tanti stranieri, va soprattutto allo scrittore e giornalista David Justice che, invitato 15 anni fa in Sicilia per la presentazione del suo nuovo libro, visitando lentroterra della provincia di Agrigento, se ne innamorò. Scelse di cambiare vita e lavoro trasferendosi per sempre a Cianciana. Con il passaparola, David coinvolse altri suoi connazionali che acquistarono casa a Cianciana, restaurando vecchi ruderi messi in vendita e case disabitate.
Attratti dalla campagna, dalla tranquillità di questi luoghi, dallaccoglienza della gente e dalla bontà dei prodotti agricoli locali, la maggior parte degli stranieri ( anche canadesi, statunitensi, cubani, polacchi, danesi, bulgari, russi, svedesi, norvegesi, francesi, austriaci, ungheresi e irlandesi ) ha scelto Cianciana come terra di adozione soprattutto per il calore umano del posto, per la straordinaria ospitalità della popolazione indigena e, forse, anche del fatto che ci si trova a un tiro di schioppo da altri caratteristici e zone balneari.
PRINCIPALI ATTRAZIONI – COSA VEDERE A CIANCIANA
Sugli assi ortagonali, formati dalla salita Regina Elena e dal Corso Vittorio Emanuele, si attestano gli edifici più rappresentativi. Sul corso Vittorio: il Palazzo Joppolo, del Seicento e, vicino, la Chiesa Madre, Maria Assunta, dello stesso secolo. Oltre la Salita Regina Elena, si incontra la Chiesa del Purgatorio del XVII secolo, e continuando, si giunge alla Chiesa di Sant’Antonio, posta al limite meridionale antico del paese.
DA NON PERDERE NEI DINTORNI
ITINERARI NATURALISTICI E ARCHEOLOGICI
Nei dintorni di Cianciana esistono molti itinerari di trekking, percorsi suggestivi capaci di mettere d'accordo sia esperti che principianti. In tutto il circondario è possibile ammirare una varietà paesaggistica in cui si alternano, in un gioco di colori, boschi e vigneti, uliveti e mandorleti, agrumeti e campi a coltivazione cerealicola. In quest'area, lambita da fiume Platani, è possibile godere della frescura del bosco, assaporando i profumi della macchia mediterranea.
In questa cornice di natura generosa, si evidenziano in particolare:
♦ Abisso di Bissana. Da Cianciana in direzione di Cattolica Eraclea, si raggiunge la contrada Bissana, l'abisso che porta il nome da essa, è uno strano fenomeno vulcanico/termale che si manifesta in superfice con il classico vulcanetto.
♦ Bosco Cavallo ( Grotte e Area Attrezzata ). Il bosco Cavallo, che ricade all’interno del demanio forestale, è un’area di eccezionale valore naturalistico, inserita in un contesto paesaggistico di grande fascino. La flora del bosco è caratterizzata soprattutto da eucalipti, pini, carrubbi, pioppi, cipressi e palme nane. Il sottobosco è invece caratterizzato da una certa varietà di erbe medicinali e aromatiche.
Molto suggestivi sono i percorsi tra specchi d’acqua, rupi, grotte, antiche case, che regalano ai visitatori eccezionali visioni. Il restauro di un antico pozzo in pietra, la presenza di profonde grotte sono mete ambite da speleologi di tutte le parti d’Italia.
Nel bosco è possibile usufruire di un’area attrezzata, con tavoli in pietra, cucine e servizi igienici.
♦ Necropoli Millaga. In località Millàga, non molto distante dal casale dell’ex-feudo su un costone roccioso, si trova una necropoli di cui, a causa di scavi clandestini, non si ha certezza sull' epoca di appartenenza. Tuttavia, studi archeologici hanno portato alla luce reperti di varie epoche: resti di età preistorica, ma anche tracce di insediamenti di epoca greca, romana tardoantica e medievale.
DISTANZA DA AGRIGENTO km 47,7 S.S. 118
Collegamenti autolinee da Agrigento
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