> Lampedusa e Linosa
92010 Lampedusa e Linosa

 

La fauna terrestre delle Pelagie presenta alcune specie di animali particolarmente caratteristici e stanziati prevalentemente in quell’area. Anche se non manca la presenza di uccelli migratori come il Falco della Regina, il Gabbiano Reale, la Passera Mattugia. A Linosa, ultimamente, si è avuta anche la presenza di stormi di cicogne, aironi e trombettieri. Tuttavia, una delle peculiarità delle Pelagie è quella di essere il punto di riferimento delle tartarughe “Caretta Caretta” e della Berta Maggiore, un uccello molto simile al gabbiano. Di questo pennuto, a Linosa è presente la colonia più vasta della Sicilia, ed è stato calcolato che, nel periodo della riproduzione, arrivano sull’isola oltre 20.000 esemplari. Alcune delle abitudini di questo uccello, la cui apertura alare supera il metro, è quella di formare coppia stabile, che quasi sempre nidifica nello stesso posto utilizzando i costoni rocciosi e più impervi del versante settentrionale dell’isola in cui la femmina depone un solo uovo. La Berta passa tutto il giorno in mare a catturare piccoli pesci e al tramonto comincia l’avvicinamento alla terra intercalando brevi soste sino all’arrivo al nido, quasi sempre a tramonto inoltrato. Suggestivo è il canto di questi uccelli, simile al pianto di un neonato, che si esibiscono tutte le notti tranne quando c’è la luna piena. Certe notti a Linosa ventimila “canterini” si esibiscono in un insolito e irripetibile emozionante concerto. Un’altra presenza costante, sia a Linosa che a Lampedusa, è la tartaruga Caretta Caretta. Questo rettile trascorre la sua vita in mare aperto e soltanto tra i mesi di maggio e settembre le femmine tornano a terra per deporre le uova. Lo fanno di notte, scavando delle buche profonde da 30 a 50 cm, e vi depositano da 70 a 120 piccole uova che poi ricoprono di sabbia avendo cura di cancellare le proprie impronte. Dopo circa 60 giorni avviene la schiusa, quasi sempre di notte, e i piccoli, con non poca fatica, escono dalla sabbia per dirigersi verso il mare. A Linosa le tartarughe depongono le uova nella nera spiaggia della Pozzolana di Ponente, mentre a Lampedusa sulla spiaggia dei Conigli. In entrambe le isole sono stati creati dei centri di recupero dove vengono portati gli esemplari di tartaruga feriti per essere curati. Successivamente, dopo una accurata e amorevole degenza, questi vengono rimessi in libertà. L’incontaminato mare delle Pelagie ospita una fauna marina ricchissima, offrendo a chi si immerge l’occasione di assistere ad uno spettacolo strabiliante, composto da coloratissimi pesci che nuotano senza timore accanto ai sub . Cernie dalle grandi dimensioni, Ricciole, Saraghi, Aragoste, Scorfani, Dentici, Triglie, il pesce pappagallo e più a largo, il pesce spada e il tonno. Sono tutti presenti nei fondali dove secche, grotte e anfratti, creano, insieme ad una coloratissima flora marina che tappezza le profondità, un Mediterraneo unico e irripetibile. 


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