STORIA DELL'ANTICA AKRAGAS
L’antica Akragas ebbe una storia movimentata, degna di una grande città.
Fu fondata presso la foce del fiume Akragas – da cui la città prese il nome- intorno al 582 da coloni gelesi di origine rodio-cretesi e, quello che un tempo remotissimo fu solo un villaggio, divenne successivamente una delle città più grandi del Mediterraneo: l’Akragas dei Greci, l’Agrigentum dei Romani, la Kirkent degli Arabi donde il nome di Girgenti, l’Agrigento attuale.
Nel 406 a.C. la città venne assediata e incendiata da Cartaginesi. Nel 340 a.C. gli akragantini, guidati dal condottiero Corinto Timoleonte, riuscirono a riconquistarla facendole vivere un nuovo periodo di splendore. Nel 262 a.C ., la città venna occupata dai romani che l’arricchirono di numerosi costruzioni mutandone il nome in Agrigentum. Con l’avvento dei Bizantini comincia un periodo di decadenza che durò sino al IX sec. con la conquista della città da parte degli arabi. Vennero eretti nuovi monumenti e moschee e il suo nome mutò ancora diventando “Gergent”. Passata ai Normanni nel 1086 la città fu restituita alla cristianità, venne nominata diocesi e si cominciarono a costruite alcune delle più importanti chiese cittadine.
Dal XIV al XV sec. la città progredì anche economicamente incrementando i rapporti commerciali esportando grano e sale e grazie agli interventi della potente famiglia Chiaramonte.
Sotto il dominio dei Borboni la città vive un periodo di declino, mentre nel 1920 ad opera dell’archeologo inglese Alexander Hardecastle comincia una campagna di scavi che porterà alla luce importantissimi reperti ritrovati nella Valle dei Templi. Nel 1921 alla città viene dato l’attuale nome di Agrigento, al quale da allora in poi si affiancherà sempre la fama e la notorietà del suo patrimonio archeologico.