> Escursione Il giro in barca a Lampedusa Lampedusa e Linosa
Escursione - Il giro in barca a Lampedusa
92010 Lampedusa e Linosa

 

 

 Il Giro in barca a Lampedusa

Chi arriva a Lampedusa per una vacanza, breve o lunga che sia, non dovrà in nessun caso perdersi l’esperienza di fare il giro dell’isola in barca. Con il mare calmo, si può effettuare la circumnavigazione in circa quattro ore non mancando di fare anche più di un tuffo nelle cale che sono raggiungibili solo dal mare. Se si è pratici di navigazione si può noleggiare un motoscafo o un gommone o altrimenti ci si può rivolgere ai tanti residenti che certamente saranno lieti di accompagnarvi e farvi anche da guida.

 

Le escursioni iniziano dal porticciolo in direzione ovest, dove s’incontra la cala della spiaggia della Guitgia. Superata Punta Guitgia, il tratto di costa successivo è tutto un susseguirsi di incantevoli cale: Cala Croce e Cala Madonna, particolarmente profonde, Cala Greca e Cala Galera, con la sua grotta. Proseguendo dopo avere superato il tratto dove la costa risulta più alta e che sormonta la Baia della Tabaccara, si giunge in vista dell'Isola dei Conigli con la bellissima spiaggia omonima. Poco oltre si raggiungono Cala Pulcino e il Vallone dell'Acqua.

Superato Capo Ponente, si ritorna costeggiando la parte settentrionale dell'isola dove le coste seppure difficilmente accessibili in quanto alte e frastagliate, offrono una visione eccezionale garantendo immagini fotografiche suggestive.

Se siete dei discreti nuotatori consigliamo, prima di oltrepassare Punta Parise, di varcare a nuoto l’entrata della grotta, chiamata anche “Grotta degli Innamorati”, che consente di accedere nella parte interna ad una piccola e deliziosa spiaggia di sabbia.

Da qui inizia un tratto di costa dove tra gli accecanti raggi del cocente sole siculo e le fresche ombre delle cale, si creano nel mare magici riflessi e suggestivi effetti di luce.

Andando oltre si incontrano gli scogli Pignolta, Sacramento e Faraglione, chiamato anche scoglio La Vela per la sua tipica forma. Quindi seguono Punta Muro, Punta Cappellone a strapiombo sul mare, Cala Ruperta, Punta Taccio Vecchio e Punta Alaimo.

Oltrepassato il faro di Capo Grecale, si costeggia una grande baia con diverse cale e spiagge. Cala Calandra, dove il mare è quasi sempre calmo tanto da farle meritare l'appellativo di Mare Morto, Cala Creta, Cala Pisana e Cala Uccello, Punta Parrino, chiude il golfo, e con Punta Sottile iniziano le cale del versante meridionale: Cala Francese, con una bella spiaggia e subito dopo Grottacce così chiamata per la presenza di numerose grotte, e l'ampia Cala Maluk detta anche Cala Spugna.

Aggirata Punta Maccaferri si ritorna nell’insenatura dove insiste il porto e che comprende a sua volta una serie di estremità e calette, come il promontorio di Cavallo Bianco che prende il nome dal leggendario luogo dove morì il cavallo bianco di Orlando durante la battaglia dei tre contro tre narrata dall’Ariosto, Cala Palma, Punta della Sanità e Punta Favaloro.

 

 


Scheda descrittiva