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Sambuca di Sicilia

 

IL BORGO DEI BORGHI - ITALIA 2016

 

 

 

 Sambuca di Sicilia "la più bella fra le belle" - Borghi d'Italia, la prima classificata 2016  

Sambuca di Sicilia sorge su un colle pianeggiante in prossimità della Riserva Naturale Orientata Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco (a nord) e del Lago Arancio (a sud): due autentiche attrazioni, per gli amanti della natura e della quiete. Sambuca di Sicilia, dove ancora si ammira un esempio integro di urbanistica islamica, fu fondata nell’827 dall’emiro Zabuth (lo splendido) e del suo complesso passato offre ai visitatori i suggestivi vicoli e quartieri saraceni, le cui espressioni più vive sono li setti vaneddi ( i sette vicoli arabi). Sono un intrecarsi di vie e viuzze che si dipartono dai resti dell'antico castello arabo- Il Castello di Zabut.

Il suo territorio ricade nel Parco dei Monti Sicani  ,  per visite ed escursioni https://www.prolocosambuca.it

 

 

PRINCIPALI  ATTRAZIONI – COSA VEDERE A SAMBUCA DI SICILIA 

All’interno, ma anche intorno al paese, Sambuca di Sicilia garantisce emozioni, è il caso del suggestivo centro storico che suggeriamo di non perdere. Visitarlo è camminare nella storia e, oltre a "li setti vaneddi", è possibile ammirare palazzi che hanno mantenuto il loro antico fascino e le Chiese, piene di tesori nascosti. Da non perdere è la Chiesa di la Matrici e lu Calvariu, resti dell’antico castello dell’Emiro. Dal Calvario, battezzato «Belvedere», si può ammirare uno stupendo panorama che sconfina oltre le terre sambucesi sino alle terre sveve di Giuliana di Caltabellotta di Chiusa Sclafani, nello sfondo le montagne delle Rose e la catena interna dei Monti Sicani. Importanti anche la Chiesa del Carmine con la statua marmorea della Madonna dell’Udienza, e la Chiesa di San Michele con il fercolo equestre in legno di San Giorgio che trafigge il drago. Ed ancora il Palazzo Panitteri sede del Museo Etnoantropologico della terra di Zabut, il Teatro Comunale e la Pinacoteca Giambecchina.

 

DA NON PERDERE 

♦ Il Museo Etnoantropologico  

Allestito presso i locali comunali, il museo conserva i resti archeologici portati alla luce negli scavi di Adranone e nella necropoli della Risinata. Inoltre un'area è dedicata alla memoria contadina, con gli arnesi, gli attrezzi e i vestiti allora usati.

 

♦ La Pinacoteca Giambecchina

Ospitata presso i locali dell'ex Chiesa di San Calogero. E' una mostra permanente, dedicata al maestro Giovanni Becchina in arte Gianbecchina, nativo di sambuca, artista che più di altri ha saputo ritrarre i momenti di quotidianità che impegnavano il mondo agricolo siciliano. 

 

 Contrada Adragna e gli scavi archeologici di Adranone

Fuori dal centro abitato, direzione nord, da non perdere i resti dell'acquedotto"di tipo romano"che portava l'acqua dalla contrada Adragna al paese, costruito nel secolo XVII secolo. Seguendo la segnaletica, si raggiunge il sito degli scavi archeologici di Adranone, antica ed imponente città greco-punica, sottocolonia di Selinunte a confine con il territorio degli Elmi. Ubicato a 1000 metri s.l.m. su di un terrazzo di forma triangolare, posto sulla sommità domina l'intera vallata sottostante. Città devota al culto del Dio Adrano, da ciò il nome di Adranone. Il rinvenimento della poderosa cinta muraria e di vasti settori dell'area urbana e suburbana attestano che si trattava di una città importante. Il sito è stato violentemente distrutto intorno alla metà del III secolo a.c. dai romani, durante la prima guerra servile per aver dato appoggio incondizionato agli schiavi ribelli. Nella visita agli scavi sono interessanti da vedere i resti di una fattoria e le tombe della necropoli, in particolare quella della Regina. 

 

♦ Il fortino arabo di Mazzallakkar

A Sud del paese, nei pressi del Lago Arancio - dove è consigliabile soffermarsi prima di lasciare Sambuca di Sicilia, rimane il fortino arabo di Mazzallakkar, restaurato, del quale emergono le torri nei soli mesi estivi, quando il livello del lago si abbassa.

 

 

 DISTANZA DA AGRIGENTO km 90 S.S. 115

Collegamenti autolinee da Agrigento 

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